Tra le monete più costose una ha raggiunto un record importante per il suo valore di 6 Milioni di dollari all’asta..
Le monete sono oggetti che hanno svolto ruoli cruciali nella storia dell’umanità da quando furono coniate circa nel VI secolo a.C., fino ad oggi. Oltre alla loro funzione economica, molte di esse sono diventate testimonianze preziose di epoche passate, accumulando un grande valore. Molte monete si sono trasformate in autentiche ricchezze, tanto da suscitare l’interesse da parte di collezionisti, numismatici e storici di tutto il mondo, disposti ad averle pur di spendere anche cifre esorbitanti.
Inoltre, tanti modelli e tipologie provenienti da ogni parte del mondo sono state coniate in quantità limitate o sono sopravvissute al passare dei secoli in condizioni eccezionali. Ciò le ha rese estremamente rare e molto ambite. Il loro valore può cambiare in base al periodo storico al quale appartengono o in base al loro aspetto e a varie figure rappresentate su ognuna di esse.
Venduta una moneta antica dal valore record di 6 milioni
Tra le monete più preziose di sempre una in particolare è stata venduta ad un collezionista privato dalla NAC Numismatica Ars Classica, in Svizzera, per un valore di ben 4,4 milioni di franchi svizzeri, ovvero 6 milioni di dollari. Si tratta della moneta greca Panticapaeum Stater coniata intorno al 340-25 a.C. che si è aggiudicata un posto tra le monete antiche più costose al mondo. Il suo valore è dovuto alla sua qualità e rarità, solitamente è difficile trovare una moneta tanto antica disponibile, proprio perchè la maggior parte si trovano custodite nei musei. Inoltre su di essa è raffigurata una particolare immagine di un satiro con gli occhi spalancati sul dritto, e di un grifone che stringe una lancia sul rovescio.
La moneta precedente alla Panticapaeum Stater più costosa era una delle tre monete “Idi di marzo” coniata nel 42 a. C. in occasione dell’assassinio di Giulio Cesare e venduta all’asta per 4,2 milioni di dollari. La Panticapaeum Stater fece parte per lungo tempo della collezione del Museo statale dell’Ermitage, di San Pietroburgo, ma 1934 fu venduta nel quadro del programma di Stalin che richiedeva di vendere opere d’arte per raccogliere valuta estera e finanziare la crescita economica dell’Unione Sovietica. Ad oggi è stata venduta all’asta a Charles Gillet, un industriale francese collezionista di libri rari, mobili, antichità, e anche monete.
