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Troppo famosi per essere rubati: la storia bizzarra dei ladri di Magritte

Alcuni racconti sembrano tratti da storie di fantasia, invece sono del tutto reali: ascoltate questa storia legata ad un’opera di Magritte

Renè Magritte è stato uno dei maggiori esponenti dell’arte surrealista, motivo per cui quasi tutte le sue opere godono di una nomea ed una rilevanza incredibile nella storia dell’arte mondiale. Questa evidenza, tuttavia, implica che vengano costantemente prese d’assalto dalla delinquenza, che porta inevitabilmente a perderne le tracce per sempre.

storia ladri di magritte
Una storia assurda legata a dei furti di Magritte (labiennale.it)

Il pittore ha investito nell’arte sin dall’adolescenza, tant’è che ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Bruxelles, fino a quando non ha dovuto interrompere per intraprendere una breve carriera in campo militare, come la cultura del tempo prevedeva. Poco dopo, è tornato nel suo ambito di competenza svolgendo dei lavori “più pratici”: in un primo momento, come disegnatore in una fabbrica di carta da parati,  per poi passare a diverse agenzie di moda.

Magritte si è contraddistinto per diversi fattori rispetto alle tendenze dell’epoca. Nonostante la sua arte fosse di stampo prettamente surrealista, a livello “personale” l’uomo si discostava tanto dai valori portanti della sua corrente: era, infatti, estremamente posato e distinto in confronto ai suoi colleghi, notoriamente estrosi e fuori dalle righe Le sue opere rispecchiano pienamente il suo modo di essere, tant’è che sono diventate famosissime a livello internazionale.

Magritte, un aneddoto incredibile legato ad un suo quadro

Tra le opere più importanti di Magritte, non possiamo non citarvi l’Olympia. Datato 1948, il quadro rappresenta Georgette, moglie dell’artista stesso che, semi stesa, tiene in grembo una conchiglia, prelevata probabilmente dall’ambiente circostante (si può infatti intravedere in mare in lontananza). Vi sveliamo una particolare storia dietro questo quadro.

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L’Olympia di Magritte è stata rubata e… restituita! (labiennale.it)

In data 2009 due ladri si sono recati presso la casa-museo del pittore belga a Jette, dove il quadro era conservato, con l’intenzione di rubarlo. Gli uomini si sono introdotti nella location poco dopo l’apertura e hanno minacciato gli addetti con delle pistole. Il furto, inizialmente, andò a buon fine: l’opera venne a tutti gli effetti rubata e, per due anni, se ne persero le tracce.

Ebbene, dopo questo arco di tempo, l’Olympia è stata restituita. Il motivo? Nonostante il suo valore, era troppo famosa per essere venduta sul mercato nero: qualsiasi collezionista, infatti, l’avrebbe ritenuta troppo riconoscibile e, di conseguenza, non acquistabile. L’opera venne spedita all’esperto d’arte Janpiet Callens, il quale l’ha poi consegnata alle forze dell’ordine, con lo scopo che venisse nuovamente ricollocata al suo posto.

Conoscevate questa storia?

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