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Opere maledette: la storia del quadro al quale bisogna chiedere il permesso per essere fotografato

Hai mai fotografato delle opere d’arte? Nel caso di questo ritratto faresti bene a pensarci due volte, anche tre!

I quadri stregati o maledetti sono un cliché che ritroviamo in diversi film, storie dell’orrore e romanzi. Sono molti i quadri in giro per il mondo che portano con loro una storia suggestiva e di superstizione legata alle leggende e folklore locale. Alcune volte, queste leggende si intrecciano con la storia, dando il via a veri e propri quadri storici maledetti.

Un'opera maledetta
Un’opera maledetta di un conte spagnolo (labiennale.it)

È questo è il caso di un ritratto in cui è rappresentato Bernardo de Gálvez y Madrid. Ne hai mai sentito parlare? Si tratta di un nobile e comandante spagnolo che portò avanti la lotta di indipendenza delle Tredici colonie della Nuova Spagna contro il Regno di Gran Bretagna a fine del 1700. Fu visconte di Galveston, conte di Gálvez e viceré della Nuova Spagna. Ma perché si dice che il suo ritratto sia maledetto?

Il conte a cui bisogna chiedere il permesso: gli occhi di Bernardo de Gálvez

Il ritratto di Bernardo appare con le stesse caratteristiche dei ritratti di re e regine. Posto a mezzo busto su un parapetto, è vestito elegantemente con una medaglia al petto e un bastone in una mano. Sul retro c’è una tenda che apre su uno sfondo marino dove è presente un vascello. Un primo aspetto misterioso è che non si sa chi abbia dipinto quest’opera.

Il ritratto di Bernardo De Galvez
Ritratto di Bernardo de Gálvez y Madrid, Hotel Galvez, Texas (labiennale.it)

Il ritratto si trova esposto all’Hotel Gálvez, in Texas, chiamato così proprio in onore del visconte di Galveston. Più precisamente, l’opera si trova in un corridoio posto al piano terra. Oltre al mistero sulla mano dell’autore, il ritratto si circonda di altre superstizioni.

Infatti, fin da quando il ritratto è stato esposto all’hotel, ha suscitato non poche polemiche. Molti clienti dell’hotel hanno riscontrato che gli occhi del conte quasi li seguivano ogni qualvolta passavano davanti al quadro. Altri ancora invece hanno riportato che stare nelle vicinanze del quadro provocava una strana sensazione di freddo e un malessere generale.

Fatto ancora più curioso, molti turisti hanno provato a fotografare il ritratto come si fa con tante opere d’arte e hanno sempre riscontrato delle fotografie sfocate. Nessuno riusciva a cogliere l’essenza del conte.

Secondo la leggenda, bisogna chiedere in maniera gentile al conte il permesso di poterlo fotografare e solo in questo modo si ottiene una foto perfettamente nitida! Che tu ci creda o no, faresti sempre meglio a chiedere il permesso, non si sa mai!

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