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Alberto Angela, l’incredibile scoperta a Pompei: ecco come ha trovato l’olio d’oliva più antico del mondo

A trovare l’olio d’oliva più antico del mondo è stato Alberto Angela, il quale ha raccontato com’è nata questa scoperta. Roba da non credere.

Il noto divulgatore e figlio d’arte è da sempre alla ricerca di informazioni rilevanti riguardanti fonti storico-scientifiche di importanza internazionale. Fra una ricerca e l’altra, Alberto Angela è riuscito anche a scovare l’olio più antico del mondo e ha voluto parlare proprio di come l’ha scoperto.

La sconvolgente scoperta di Alberto Angela sull'olio d'oliva
Alberto Angela e l’olio d’oliva più antico del mondo – Labiennale.it

Il suo modo di operare è da sempre quello di recarsi in zone in cui vi sono presenze delle civiltà più antiche per poterne svelare ogni minimo dettaglio della loro vita. In questi luoghi, ricchi di fascino e mistero, si celano sempre delle novità che possono venire alla luce, ma per poterle scovare è necessario avere un occhio vigile e attento.

Durante una puntata di SuperQuark, il conduttore Alberto Angela è andato a far visita al MANN, ossia il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Lo ha fatto per poter raccontare ai telespettatori quanti magnifici depositi vi siano al suo interno, i quali custodiscono dei reperti che sono stati pervenuti, in special modo, a Ercolano, Pompei e in tanti altri siti che sono stati sepolti dall’eruzione vesuviana del 79 d.C..

La scoperta di Angela sull’olio d’oliva è di interesse internazionale

“Mentre filmavamo fra i reperti in vetro, ho visto una bottiglia di epoca Pompeiana, la quale si trovava distesa in una cassetta polverosa: al suo interno vi era del materiale solidificato”, ha affermato Alberto Angela durante un’intervista (Fanpage.it). “Non sapevo cosa vi fosse all’interno di quella bottiglia, ma pensai subito che poteva essere una sostanza liquida solidificatasi nel tempo”, ha poi proseguito.

alberto angela olio d'oliva
La scoperta di Alberto Angela sull’olio d’oliva – Labiennali.it

Non appena ha compreso che al suo interno vi potesse esser qualcosa di prezioso, ha contattato il direttore del museo, ossia Giulierini, il quale sembra essersi mostrato sin da subito entusiasta della scoperta. Solamente diverse analisi scientifiche, svolte all’interno di un laboratorio, avrebbero potuto specificare la natura di quel materiale.

Dopo esser state effettuate, in un periodo di circa due anni, i risultati delle analisi hanno confermato che all’interno della bottiglia vi era dell’olio d’oliva, al momento il più antico al mondo mai venuto alla luce. Alberto Angela, non appena è stato avvisato dell’esito positivo della ricerca, ha immediatamente scritto un post sul suo profilo di Facebook per poterlo comunicare ai suoi follower. “Voglio condividere con voi la gioia di questa notizia”, ha detto emozionato Angela; “le ricerche si sono appena concluse e possiamo affermare che quella bottiglia contiene olio d’oliva”, ha infine confermato.

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