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Tutte le maschere dei film ispirate allo stesso capolavoro artistico: lo sapevate?

Hai mai riconosciuto questa famosa opera d’arte in film e serie tv? Forse dovresti cercare di stare più attento!

Alcune opere pittoriche diventano delle icone pop in grado di ispirare anche altre tipologie di arti che non siano solo legate alla pittura. È questo il caso di un’intera generazione di artisti e creatori di opere cinematografiche e televisive, che si lasciano ispirare dall’arte e prendono a piene mani da essa.

Film ispirati a capolavori
Esiste un’opera d’arte che compare in molte produzioni di film e serie tv (labiennale.it)

C’è un’opera in particolare, enigmatica e tormentata, che appartiene alle mani di un maestro norvegese il cui influsso si è esteso anche al mondo del cinema e della televisione. Il mistero e il tormento che vengono espressi in quest’opera d’arte, hanno catturato l’immaginazione non solo di registi e sceneggiatori, ma anche degli spettatori.

L’urlo nascosto in horror e survival: il volto della disperazione umana

Stiamo parlando dell’Urlo, opera del pittore norvegese Edvard Munch. Questa è forse la sua opera più famosa e racchiude la disperazione della natura e dell’essere umano. Sia i colori che le linee, sembrano vibrare sotto a un’incessante disperazione globale. Alcuni l’hanno definita la Monnalisa dei nostri tempi, per sottolineare quanto sia ormai ancorata saldamente nell’immaginario collettivo. Proprio per questo è stata ispirazione di diversi film e serie tv. Primo fa tutte parliamo della maschera “Ghostface” del film Scream, del 1996.

Il volto della disperazione
L’urlo, Edvard Munch, Museo nazionale di arte, architettura e disegno, Oslo e Scena di Scream, fonte Instagram @screammovies e Scena di Squid Game, fonte Youtube @netflixitalia (labiennale.it)

Nel film diretto da Wes Craven, la protagonista deve affrontare una serie di terribili eventi che avvengono nella sua cittadina: dei misteriosi omicidi. A quanto pare, il serial killer in questione indosserebbe una maschera di Halloween, la cosiddetta Ghostface. Tra l’altro, il personaggio è ispirato ad un serial killer che ha vissuto negli Stati Uniti, Daniel Harold Rolling.

Il riferimento a l’Urlo di Munch è chiaro nella maschera indossata dal serial killer, una maschera bianca che rappresenta un urlo deformato. Creata nel 1991, la maschera è diventata un’icona e compare in tutti i 6 film della saga ma non solo, ci sono diverse apparizioni in altri film, la serie tv e cartoni animati. La ghostface di Scream non è l’unico riferimento all’urlo di Munch. Un’ispirazione simile la troviamo anche nella serie tv coreana Squid Game.

La serie coreana ha riscosso un grandissimo successo tra il pubblico e ruota intorno al concetto che il denaro è l’unico fine da raggiungere. In un gioco simile agli Hunger Games, i protagonisti si ritrovano in un vero campo di battaglia in cui dovranno affrontare dei giochi che in realtà gli costeranno la vita stessa. Infatti, chi perde muore.

In una delle scene del primo episodio, l’urlo di Munch è chiaramente ripreso in una inquadratura in cui si vede una concorrente nel momento esatto in cui realizza che quelli non sono semplici giochi. Il suo volto è macchiato di sangue, quasi sfigurato nell’espressione e si porta le mani alle tempie, proprio come la figura nell’opera norvegese.

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